venerdì, maggio 29, 2009

Washington Dc, puntata quindici. Perche' sono qui

Monia stasera vorrebbe essere a casa sua davanti al caminetto con Francesco per dirgli una cosa. Solo che una casa sua Monia non ce l'ha. Non ancora. Non ha neanche un camminetto. Ha solo Francesco. Che non e' poco, ma e' dall'altro capo del mondo.

Allora Monia stasera si accontenterebbe pure di non avere una casa e un caminetto pero' vorrebbe almeno non avere Francesco dall'altro capo del mondo.

E' in una biblioteca di Washington che pensa che stanno insieme da 1514 giorni, 16 ore e 22 minuti ma di tutto questo tempo forse e' un terzo quello che hanno passato davvero insieme, mano nella mano.

Mentre pensa tutte queste cose si ricorda perche' e' qui: per invertire la proporzione. Per fare si' che alla fine della vita sia piu' il tempo passato mano nella mano che quello lontani. Per costruire quella casa. La casa vicino al mare col giardino, il cane, il gatto e il cammello che Francesco vuole tanto. La casa con la palizzata bianca fuori e il caminetto per fare le castagne dentro.

Monia a Francesco sognano di passarci la vita in quella casa, ma probabilmente se la potranno costruire solo coi soldi della liquidazione (se mai ne avranno una) dopo qualche anno dalla pensione...per il resto della vita saranno sbattuti qua e la da un appartamento all'altro.

Ma va bene cosi'. Infondo le cose si fanno passo passo. Se le case con le palizzate bianche fuori e i caminetti per le castagne dentro sono tanto belle forse e' proprio perche' si costruiscono coi sacrifici di una vita e non coi soldi di un momento. Si mettono su mattone dopo mattone e pure quando sembrano finite non lo sono: ogni estate c'e' la palizzata da ridipingere, il prato da tosare, il caminetto da ripulire.

Ci vuole una vita.

Una vita ad aspettare di stare davanti a quel caminetto mano mano nella mano per dire a Francesco tutto quello che avrei bisogno di dirgli adesso... che poi alla fin fine magari non e' cosi' complicato come sembra adesso nei miei confusi pensieri, magari si puo' esprimere in poche parole, magari in una sola domanda: "Quando torno andiamo a comprare un secchio di vernice bianca per quella palizzata?"

5 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

si ma voglio anche un topo e uno scoiattolo, ricordi?

:'''''-)

love

10:04 PM

 
Blogger Monia ha detto...

Ah gia'...il topo (di cui abbiamo anche deciso il nome: Remi' come quello di Ratatuille) e lo scoiattolo....
Amore, un'unica cosa: li teniamo tutti in giardino gli animali!... a questo punto ce ne servono 5 o 6 di secchi di vernice... perche' la palizzata non puo' essere lunga meno di sei chilometri...

11:52 PM

 
Anonymous Anonimo ha detto...

no gli animali in casa, tu in giardino..

love

11:24 AM

 
Anonymous Pinuccia ha detto...

Oddio, che bel post! Lacrimeeeeeee!!!

3:15 PM

 
Blogger Monia ha detto...

Francesco mette lo smile commosso, Pina scrive "lacrimeeee"...davvero sono cosi' commovente?...mmm...la prossima volta provo a scrivere qualcosa di divertente...scusate, ma non posso sempre farvi piangere... MI SENTO IN COLPA! :(

9:32 PM

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page