Washington Dc, puntata ventitre. Lovers in Dc
Ci volevano Ilario e Christina per farmi fare la turista. Alla fine Alfonso, per motivi non meglio specificati, non è venuto. Di Washington avevo visto molto, ma tutto con poca attenzione, passando davanti ai monumenti sempre diretta da un’altra parte. Dovendo fare da guida turistica alla coppia italo-americana i vari monumenti sono finalmente diventati la mia meta.
Da Capitol Hill al Lincoln Memorial, passando per il Mall, la casa Bianca, Gorge Town e tutto ciò che c’era da vedere: un weekend di camminate e chiacchierate. Davvero due giorni piacevolissimi, e non solo per il posto, ma per la compagnia…come al solito.
Ilario e Christina vivono in due continenti diversi, lei protestante lui cristiano, lei vegetariana lui…più che onnivoro direi. Nonostante ciò stanno ancora insieme e fanno di tutto per vedersi il più possibile. Ilario ha chiesto lo stage all’Ansa di New York per poter stare un po’ più vicino a Chris… in barba a chi gli ha sempre detto che la loro storia era destinata a finire solo perché al loro posto non sarebbe stato in grado di farla continuare.
La capacità di sopravvivenza d’una storia d’amore non sta nella distanza o nella vicinanza ma nella capacità di sopportazione delle persone, che poi è direttamente proporzionale a cosa uno riceve dall’altro. Ilario e Christina sopportano le differenze religiose, quelle alimentari e soprattutto la distanza perché, evidentemente, quello che si danno a vicenda pesa molto di più di tutte queste sofferenze. Io se staranno insieme per sempre non lo so, ma quello che so è che hanno tutta la mia ammirazione per il fatto di starci ancora e per il progetto di rimanerci. A dimostrazione che per stare insieme non serve nulla di più che amarsi.
Tornando a casa dopo aver ringraziato Christina e Ilario per avermi fatto FINALMENTE fare la turista in una delle città che amo ho guardato le foto nella macchinetta. Solo allora mi sono accorta che scattando le foto agli innamorati (Ilario e Christina compresi!) spesso i monumenti si erano messi in posa alle loro spalle per avere una foto con quella luce.
6 Commenti:
Vi invidio x resistere alle distanze...sia te, ma soprattutto Ilario (beh Cris ha il suo fascino)
6:53 PM
Grazie grazie, che poesia Monia!! Alla fine hai messo insieme tutte le tue foto da guardona per un bel post in rosa. Ah ah.
Cmq anche i protestanti sono cristianiiii.
Un abbraccio ;-)
8:52 PM
"spesso i monumenti si erano messi in posa alle loro spalle per avere una foto con quella luce"..
STUPENDA.
come il post, ovviamente!
love
10:05 PM
Bel post.
Scusa Monia però, il tuo blog ha avuto problemi con il fuso orario? mi sembra inverosimile la data visto che è comparso solo pochi giorni fa... L'hai tenuto nascosto per un po' ho mi è impazzito explorer?
1:49 PM
Ilario...tutte le persone del mondo pregano lo stesso Dio, magari lo fanno in modi differenti.
Francesco, che dire? Grazie! Anche se i tuoi commenti sono sempre... "di parte"
Franco, per questo post è un problema di explorer che avevo provato a riprogrammare (senza riuscirci) col fuso americano, per i prossimi due (in uscita i prossimi giorni) il problema è il mio: li ho scritti in aereo e... li devo ancora digitare al computer!!!
12:26 PM
Per il primo Anonimo: sospetto tu sia Keko.... il commento su Chris (con l'acca sennò si offende) sembra quasi una firma...
12:27 PM
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