mercoledì, marzo 30, 2011

Dare i voti

Sono un’insegnate e la mia classe è molto promettente. Oggi gli riporto i temi che ho corretto negli anni.

“Brown?”
“Presente!”
“ Lei ha stile, molto stile ma… non si capisce quando è serio e quando scherza: quali parti del suo libro sono vere e quali inventate? Mi spiace, posso darle solo la sufficienza”
“Ma professore’, ce l’ha detto quella di storia dell’arte che uno dei dodici apostoli di Da Vinci è femmina!”
“Oh, non cominciare a dare la colpa alla collega che ti abbasso il voto”
“Uff”

“Dumas?”
“Presente!”
“Complimenti, lei ha preso 8. Cosette è un nome fantastico!”
“Veramente l’ho scritto solo perché non mi veniva in mente un nome e dovevo sbrigarmi a consegnare…”
“Mmm…allora ha preso 8 meno!”

“Signorina Fallaci anche lei ha preso 8 ma l’ho dovuta segnalare allo psicologo scolastico: il suo odio per alcune categorie di persone potrebbe essere patologico, è meglio indagare”
“Ma sono loro che ci odiano!”
“Questo lo deciderà lo psicologo, intanto rifletti sul compito”

“Kafka, mi spiace, insufficiente. Io incentivo la fantasia ma non la fantascienza: uno che si ritrova scarafaggio è veramente troppo!”

“Sant’Agostino, che dirti? Ti do la sufficienza perché le tue confessioni sono interessanti, ma basta paroloni latineggianti, renderebbero noiosa pure una barzelletta!”
“Ma io sono vissuto nell’epoca…”
“Ah, non ricominciare sennò ti abbasso il voto. Te l’ha detto pure Manzoni l’altra volta: ‘basta co ‘sto latinorum’!”

“A proposito, Manzoni…”
“Sì?”
“Bello il tema sui promessi sposi ma dì la verità, ti sei fatto aiutare da tuo nonno Cesare Beccaria?”
“No no!”
“Ma ‘no-no’ ‘nonno’ o ‘no-no’ ‘no, no’?”
“No-no nel senso negativo: mio nonno non m’ha aiutato, però ho copiato… glielo avevo scritto all’inizio del compito che avevo trovato un manoscritto…”
“Ma credevo fosse una trovata letteraria!”
“Prof, premi la sincerità”
“Vabbè, ti metto solo un meno…”

“Pirandello?”
“Presente”
“Sette. Hai delle buone doti di scrittura ma tutti ‘sti suicidi nel ‘fu Mattia Pascal’?”
“Ma sono solo inscenati, mica veri!”
“Appunto, non sono manco veri. Dai, al prossimo tema prenderai di più!”
“Uff…”

“Poe? Ma che è successo al tuo tema?”
“Professore’, è suonata la campanella e non ho finito!”
“Eh, me ne sono accorta: hai lasciato Gordon Pym in mezzo all’avventura, che voto dovrei mettere a un tema a metà? È fatto benissimo ma è a metà!”
“Se lo finisco mi mette otto?”
“Dai, ti do la sufficienza ma la prossima volta metti la conclusione”

“Dickens?”
“Sì!”
“Tu sei trasportato da buonissimi sentimenti e scrivi anche molto bene, ti ho messo 8 ma posso darti un consiglio? Oliver Twist è simpatico ma basta con le storie di bambini sfigati che capita tutto a loro!”
“Al prossimo tema posso scrivere di fantasmi?”
“Scrivi quello che vuoi: vi do sempre temi di fantasia!”
“E posso ambientarlo a Natale anche se è quasi Pasqua?”
“Basta che non ci metti bambini sfigati!”
“Ok, allora ci metto un vecchio scorbutico e lo chiamo Scrooge!”

“Volo, lei è un discolaccio, ma ha preso 8 a tutti gli elaborati. Ha uno stile semplice e le storie non sono entusiasmanti ma qua e là ti butta frasi che ti spingono a riflettere su te stesso e possono cambiare la tua concezione su alcune cose, come non tenerne conto?”

“Infine Verga… co ‘sti ‘Malavoglia’ hai preso 4”
“Ma come 4? Io sono bravo, diventerò qualcuno: scrivo le storie dal vero!”
“Eh, non si scaldi, ho deciso così!”
“Almeno mi spieghi gli errori…”
“Ah, guarda, non ci sono, è solo che al liceo l’unico compito di italiano a cui io presi quattro era proprio l’analisi del testo sui Malavoglia: adesso che tocca a me mettere i voti mi sono vendicata, e se continui a fare storie ti metto 3!”


P.s. Viva Anobii che dà a noi comuni mortali la possibilità di dare i voti ai libri. Povero Verga però, Stanotte, in una specie di contrappasso onirico, mi sono vendicata di lui. Mi spiace. Posso solo consigliare ai miei lettori di non mettersi a compilare la propria libreria virtuale per ore e poi andare subito a dormire. I sogni possono essere fortemente influenzati da questa attività. Ieri mi sono iscritta ad Anobii e, per chi non sapesse di cosa si tratta, spiego cos’è: un sito in cui ognuno può dare un giudizio sui libri che ha letto (da una a cinque stelline) oppure lasciare una recensione. Qual è l’utilità? Se vuoi comprare un nuovo libro, la media di stelline lasciate da centinaia di utenti è un ottimo metro di paragone, rispetto al giudizio di un singolo critico letterario che, per quanto preparato, può avere gusti personali discostanti da quelli dei comuni mortali. Secondo me le opere d’arte non sono quelle che piacciono alla critica ma quelle in cui, in un determinato periodo storico, il sentire comune delle persone si ritrova. Ecco perché mi piace Anobii: fa di migliaia di comuni lettori un critico affidabile.

4 Commenti:

Anonymous Pinuccia ha detto...

Anobii è splendido, mi aiuta quando voglio trovare qualcosa da leggere. Bellissima l'idea di questo post. COmunque, per me Poe è sempre da 10. Five stars tutta la vita!

11:25 PM

 
Anonymous Anonimo ha detto...

LOVE
questo post è uno dei migliori di sempre che hai fatto...e considerato che son tutti ottimi.... Bellissimo!!

11:36 PM

 
Anonymous Anonimo ha detto...

Anobii non mi entusiasma forse perchè non amo leggere i romanzi. Ho deciso di farmelo ieri per vedere quali sono le differenze rispetto ai miei e ai vostri gusti letterari...
keko

11:42 PM

 
Blogger la stanza in fondo agli occhi ha detto...

Questo post è fantastico!!!! Mi sono ribaltata dalle risate!!!

9:33 AM

 

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