Quanto mi piace il LumsaNews...sopratutto le lezioni di Mazzà!
Welcome to Lumsa’s journalism school!
OFFERTA FORMATIVA
Ogni Martedì e Giovedì mattina la scuola offre un corso di diritto basato sulla pedagogia tincaniana: “La reciprocità tra studenti e professori”.
Le lezioni si svolgono intorno a un tavolo rigorosamente ovale (rotondo non c’entrava) pensato apposta per permettere a tutti di guardarsi in faccia gli uni gli altri, soluzione che permette ad ogni partecipante di sentirsi al pari degli altri…salvo i ritardatari: spesso arrivano e trovano il tavolo completamente occupato…a quel punto per loro ci sono dei posti riservati nelle retrovie.
La didattica è semplice: il titolare di cattedra, Pietro Mazzà, si presenta ogni volta con un questionario da 40-50 domande a cui i ragazzi tentano di rispondere e poi si provvede ad una correzione di gruppo in cui ognuno dice la sua…
Capita così che alla domanda chi sia il Dalai Lama si ci senta rispondere “Io lo so! Io lo so! Posso dirlo io? Il Dalai Lama è un cialtrone!” o cose analoghe che poi qualcuno (ndr io) scrive negli appunti pensando sia una definizione, salvo poi accorgersi del fatto che così non è, suscitando l'ilarità generale.
All’accadere di scene analoghe il professore non dispera e, ritenendo i suoi praticanti esseri pensanti (ndr questa è la prova che ci sopravvaluta), gli offre il caffè, convinto che il loro sia solo un problema di sonno dato lo straziante orario della lezione (ndr ore 8 a.m.).
I praticanti allora, per riconoscenza, offrono al professore (tra l’altro con i suoi stessi soldi) un caffè che gli portano direttamente dal bar, chiuso in quei fantastici bicchierini di plastica che (in teoria) dovrebbero preservarne l’aroma. Scene in cui il prof non si accorge del coperchio e vi versa sopra lo zucchero, oppure in cui chiede a Ilario di togliergli il coperchio dopo aver invano provato lui stesso, spesso finendo con lo stritolare il bicchierino di leggerissima plastica tra le sue possenti dita, sono all’ordine del giorno.
La lezione è così interessate che da tempo ormai vi partecipa anche un altro docente, il professor Re, che se avesse facebook sarebbe il fondatore del gruppo “fan della ricreazione”. Nella lezione odierna, ad esempio, arrivati alla domanda 25 si è preso lui la briga d’esprimere per conto di tutti un dubbio che ormai da almeno 5 domande attanagliava i ragazzi: “scusi professore, ma io non ho capito una cosa: qual è la domanda arrivati alla quale si va a fare colazione?”.
MA… c’è un ma. Non pensiate che tutto sia sempre schematico e ripetitivo: succedono imprevisti sempre nuovi e sorprendenti che rendono ogni lezione un momento indimenticabile. Dopo la vicenda già raccontata della pasta adesiva per la dentiera, oggi è stata la volta della multa alla macchina del professore. Le nostre lezioni hanno valore inestimabile e prezzo quantificabile: oggi è costata 66 euro. 30 euro le colazioni e 36 il parcheggio…sul marciapiede. Infondo, come ha obiettato Mazzà ai vigili, “chi cavolo è che costruisce i questi marciapiedi intorno all’auditorium? E poi c’è un conflitto tra il divieto di fermata all’inizio della via e i parcheggi blu alla sua fine…farò ricorso!”
Insomma: VENITE ANCHE VOI ALLA LUMSA’S JOURNALISM SCHOOL!..il posto dove si impara divertendosi!
OFFERTA FORMATIVA
Ogni Martedì e Giovedì mattina la scuola offre un corso di diritto basato sulla pedagogia tincaniana: “La reciprocità tra studenti e professori”.
Le lezioni si svolgono intorno a un tavolo rigorosamente ovale (rotondo non c’entrava) pensato apposta per permettere a tutti di guardarsi in faccia gli uni gli altri, soluzione che permette ad ogni partecipante di sentirsi al pari degli altri…salvo i ritardatari: spesso arrivano e trovano il tavolo completamente occupato…a quel punto per loro ci sono dei posti riservati nelle retrovie.
La didattica è semplice: il titolare di cattedra, Pietro Mazzà, si presenta ogni volta con un questionario da 40-50 domande a cui i ragazzi tentano di rispondere e poi si provvede ad una correzione di gruppo in cui ognuno dice la sua…
Capita così che alla domanda chi sia il Dalai Lama si ci senta rispondere “Io lo so! Io lo so! Posso dirlo io? Il Dalai Lama è un cialtrone!” o cose analoghe che poi qualcuno (ndr io) scrive negli appunti pensando sia una definizione, salvo poi accorgersi del fatto che così non è, suscitando l'ilarità generale.
All’accadere di scene analoghe il professore non dispera e, ritenendo i suoi praticanti esseri pensanti (ndr questa è la prova che ci sopravvaluta), gli offre il caffè, convinto che il loro sia solo un problema di sonno dato lo straziante orario della lezione (ndr ore 8 a.m.).
I praticanti allora, per riconoscenza, offrono al professore (tra l’altro con i suoi stessi soldi) un caffè che gli portano direttamente dal bar, chiuso in quei fantastici bicchierini di plastica che (in teoria) dovrebbero preservarne l’aroma. Scene in cui il prof non si accorge del coperchio e vi versa sopra lo zucchero, oppure in cui chiede a Ilario di togliergli il coperchio dopo aver invano provato lui stesso, spesso finendo con lo stritolare il bicchierino di leggerissima plastica tra le sue possenti dita, sono all’ordine del giorno.
La lezione è così interessate che da tempo ormai vi partecipa anche un altro docente, il professor Re, che se avesse facebook sarebbe il fondatore del gruppo “fan della ricreazione”. Nella lezione odierna, ad esempio, arrivati alla domanda 25 si è preso lui la briga d’esprimere per conto di tutti un dubbio che ormai da almeno 5 domande attanagliava i ragazzi: “scusi professore, ma io non ho capito una cosa: qual è la domanda arrivati alla quale si va a fare colazione?”.
MA… c’è un ma. Non pensiate che tutto sia sempre schematico e ripetitivo: succedono imprevisti sempre nuovi e sorprendenti che rendono ogni lezione un momento indimenticabile. Dopo la vicenda già raccontata della pasta adesiva per la dentiera, oggi è stata la volta della multa alla macchina del professore. Le nostre lezioni hanno valore inestimabile e prezzo quantificabile: oggi è costata 66 euro. 30 euro le colazioni e 36 il parcheggio…sul marciapiede. Infondo, come ha obiettato Mazzà ai vigili, “chi cavolo è che costruisce i questi marciapiedi intorno all’auditorium? E poi c’è un conflitto tra il divieto di fermata all’inizio della via e i parcheggi blu alla sua fine…farò ricorso!”
Insomma: VENITE ANCHE VOI ALLA LUMSA’S JOURNALISM SCHOOL!..il posto dove si impara divertendosi!
1 Commenti:
è TUTTO BELLO E INTERESSANTE PERò SE TI ISCRIVI A FACEBOOK TROVI PURE LA MARCHETTI...
6:45 PM
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page