domenica, aprile 19, 2009

Washington Dc, prima puntata. Il clima.

Già dall’aereo molte cose avrei dovuto intuirle… prima fra tutti che gli americani sono dei patiti del freddo. Mi spiego meglio: sull’aereo c’era un’aria condizionata che somigliava più al ghiaccio che all’aria (precisazione d’obbligo: ovviamente ho volato con una compagnia americana). Siccome la compagnia lo sapeva che faceva freddissimo all’interno, a ogni viaggiatore veniva distribuita una bella copertona… ma io dico: semplicemente abbassare i gradi no? No…il mio primo giorno a Washington ha dimostrato che tutto ciò che è chiuso deve avere una temperatura che si aggira intorno ai 3 gradi centigradi… fuori un caldo pazzesco. Gli americani vanno matti per l’escursione termica.

Altra cosa… sull’aereo qualsiasi cosa era servita CON GHIACCIO. Quando ho chiesto l’acqua senza mi hanno guardata strano, come se avessi chiesto “dell’acqua asciutta per favore!”. Me l’hanno data, ma hanno continuato a guardarmi mentre la bevevo… come se stessi sperimentando se fosse potabile. Nel college ho capito che al ghiaccio non c’è scampo: anche qui è tutto rigorosamente servito col ghiaccio ma non puoi chiedere “without ice”, “senza ghiaccio”, perché hanno furbescamente evitato il problema. Il ghiaccio non è in un apposito secchiello così chi vuole se lo mette, no: è direttamente dentro le brocche così tu ti versi da bere e il ghiaccio te lo ritrovi incorporato nella bevanda… dall’acqua all’aranciata. Che pensiero gentile...

Altri problemi di caldo-freddo: qui la manopola della doccia gira nel senso della nostra, ma caldo e freddo sono invertiti…così per avere l’acqua tiepida si deve fare quasi un giro completo… c’ho messo tre docce per capirlo però… tre docce bollenti!

Infine… dopo aver cercato in lungo e in largo un adattatore per le prese di corrente ho scoperto che non cambia solo la presa ma anche il voltaggio… come l’ho scoperto? La cosa è conseguente alla doccia: attaccando il phon per asciugarmi i capelli questi aveva un aria tiepidina (a momenti ho creduto che essendo l’aria condizionata molto più forte del potere del phon, i miei capelli anziché asciugarsi per il potere del secondo si sarebbero ghiacciati per la forza della prima) e non solo.. l’aria andava lentissima, così lenta che se fosse andata appena più piano sarebbe andata all’indietro: avrei avuto un aspirabriciole al posto del phon! Tempo stimato per asciugarsi i capelli (senza metterli in piega): un’ora.

Stasera c’è una cena di gala per la festa di primavera. Abito per le ragazze, giacca e cravatta per i ragazzi. Non so cosa mettermi. Non perché non abbia un abito ma perché metà festa è in giardino (30 gradi), l’altra metà dentro lo studentato (30 gradi sotto zero)… si accettano consigli…

3 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

quanto mi fai rideeeee... :-)

love

10:09 PM

 
Anonymous Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

5:40 AM

 
Anonymous Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

5:41 AM

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page