domenica, novembre 02, 2008

Salto nel tempo

Domenica pomeriggio a casa di Francesco.

Lui mi fa con un’espressione che è tutto un programma: “vuoi ridere un po’?”. Rispondo titubante (quando fa così c’è sempre da temere qualcosa….sta tramando qualcosa, ad esempio: fare la crema al cioccolato che poi finisce CASUALMENTE per bruciare la pentola in maniera irreparabile…) : “oddio, ho paura…”. Lui prende la risposta come un “Sì” e si dirige dritto in camera di Valerio.

Prende una videocassetta di quelle che si comprano vuote. Capisco che se siamo lì è perché quella è l’unica stanza con videoregistratore. Inserisce la cassetta con ancora sulla faccia l’espressione di prima e io comincio a temere…che ci sarà dentro?????

Parte una recita scolastica di Natale…non capisco. La guardo un po’. La Madonnina e San Giuseppe hanno uno strano accento famigliare…un accento pugliese. Guardo la data: 20 dicembre 1992. Ad un certo punto tra la folla di bambini che cantano “Merry Chrismas” vedo due facce familiari.

Un bambino cicciotello con il caschetto di capelli tra il biondo e il rossiccio e un altro bimbo moro, magro magro con gli occhiali più grossi della sua faccia! Inizio a ridere (Francesco ha mantenuto la promessa…non potete capire, ho riso fino alle lacrime): sono, rispettivamente Valerio e Francesco.

Ruoli: Francesco fa il messaggero, Valerio l’angelo. Uno spasso. Tutti e due avevano due ruoli minori, ma il perché è stato chiaro guardando.

Durante lo svolgimento della recita a entrambe è stato suggerito dalla maestra il momento della loro battuta (erano distratti!) ma…il meglio erano le canzoncine in CORO!

In stile gospel i bambini cantavano accompagnando le parole con gesti simbolici (ad esempio: alla parola “stelle” tutti ruotavano le mani in alto, alla parola “amore” tutti si stringevano le manine sul cuore ecc. ecc.). Non so se fosse peggio Valerio che, dopo aver tentato il furto del bambolotto di Gesù bambino direttamente dalle braccia della Madonnina, proponeva una sua rivisitazione stile cartone animato giapponese dei gesti simbolici (mentre tutti cantavano “io ho un amico che mi aaaaama che mi aaaaama che mi a-a-ama” e facevano cerchi circolari con le braccia a mò di abbraccio Valerio assumeva pose degne di Karate Kid, sia col pugno che con la mano aperta…) o Francesco che, oltre a non sapere le parole delle canzoni (cantava qualcos’altro secondo me), o non faceva i gesti assumendo un’espressione mistica o li faceva in ritardo così quando tutti avevano le braccia su lui le aveva giù, quando tutti allargavano le braccia lui era sull’attenti e così via…

Uno spettacolo esilarante ed eccezionale. Perché sia stato esilarante è ovvio. ECCEZIONALE perché (non nascondo la mia invidia in questo) Francesco e Valerio coltivano un’amicia bellissima che gli auguro possano curare sempre. Da compagni di scuola alle elementari a coinquilini all’università…sono così diversi l’uno dall’altro eppure…non hanno mai litigato. I miei complimenti al messaggero e all’angelo più scoordinati che abbia mai conosciuto.

5 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Cara scrittrice... "Dirige" si scrive con una g...complimenti per lo stile però.

1:52 PM

 
Blogger Monia ha detto...

...ops...sarà che ho scritto di fretta o semplicemente che sono ignorante? ;(

3:20 PM

 
Blogger Unknown ha detto...

ma va bene comunque! Salutoni da Mantova, il 23 ci trasferiamo nella nuova sede!!!!

9:43 PM

 
Blogger Monia ha detto...

Ciao Alberto!!!!

mi fa piacere vedere che seguite ancora le mie avventure! Sono contenta per la nuova sede...e spero che oltre al lavoro vada bene anche tutto il resto! Un bacio al piccolo-grande Ciccio!

5:16 PM

 
Blogger Unknown ha detto...

a A Dio piacendo riuscirò a trovare appartamento per le interpreti grazie alla signora Tassan...ha le più belle calze da caviglia che ho mai visto! Bacioni da tutta la gang!!!

5:41 PM

 

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